Denti rotti o danneggati: le soluzioni per la ricostruzione
La rottura dei denti può avvenire in seguito ad un trauma e causare grossi disagi sia estetici che funzionali.
Al giorno d’oggi esistono diverse tecniche che consentono di ricostruire uno o più denti rotti, cariati o danneggiati dall’usura: in base al caso specifico il dentista consiglierà quale tipo di ricostruzione effettuare per un risultato ottimale.
Vediamo quindi insieme alla dott.ssa Susanna Ferrario quali sono le tecniche utilizzate al Poliambulatorio Ferrario per la ricostruzione dentale.
Ricostruzione diretta dei denti in composito
Il composito è un materiale che viene utilizzato per ricostruire i denti rotti o scheggiati, con la tecnica della ricostruzione diretta.
Si definisce “composito” in quanto costituito da tre materiali di base: una resina, che conferisce al materiale finale la possibilità di essere modellato a piacimento dal dentista durante la ricostruzione dentale; un riempitivo minerale, composto da piccoli frammenti di materiale inorganico che, oltre a conferire la durezza del dente artificiale, lo rende visibile alla radiografia; infine un agente legante, che serve a far aderire al meglio tra loro gli altri due materiali.
Questo tipo di materiale viene usato anche per le otturazioni e garantisce garantire un elevato risultato estetico. Il materiale composito è disponibile in una vasta scala di colori, quindi il dentista avrà la possibilità di prendere un pezzo di composito, avvicinarlo ai nostri denti e valutare quello che ha il colore più simile al colore naturale dei nostri denti, con un risultato finale del tutto naturale, consentendo al dente di riacquistare sia la forma che il colore originale.
Una ricostruzione in composito ha una durata media di 5 anni e il dente ricostruito ha una resistenza molto simile all’originale.
Nelle ricostruzioni in composito si utilizza una diga di gomma per isolare le varie fasi dell’otturazione dai liquidi salivari. L’intervento è piuttosto rapido.
In questa foto vi mostriamo il risultato e gli step di una ricostruzione estetica di alcuni incisivi, con rimozione di una precedente ricostruzione.
Ricostruzione con corona (capsula)
Se il danno è profondo e ha interessato la polpa, il dente viene devitalizzato e poi incapsulato.
Le corone sono delle capsule che avvolgono tutto il dente proteggendo. Nascondono tutti i problemi estetici legati a traumi, carie e devitalizzazione.
Con i materiali più moderni vengono realizzate corone sottilissime (fino a 0,3 millimetri di spessore, che consentono di “incapsulare” il dente senza limarlo o comunque limarlo pochissimo.
Il dente viene preparato in alcune sedute e tramite l’impronta dentale la capsula viene realizzata con la migliore precisione.
Ricostruzione dentale con lamine di ceramica
Le lamine sono delle placche di ceramica molto sottili (con uno spessore di circa 0,5-0,7 millimetri). Vengono applicate sui denti anteriori (incisivi e canini) e sono la soluzione ottimale nel caso di denti erosi, con margini smussati o di colore diverso dagli altri. E’ anche efficace quando i denti hanno dei diastemi, cioè gli antiestetici spazi tra un dente e l’altro, oppure quando presentano anomalie della forma.
Il dente che si trova sotto non deve essere devitalizzato (in questo caso si utilizzerebbe una corona) e verrà limato per uno spessore molto sottile, grande quanto quello della lamina, perché il risultato finale sia quanto più simile possibile a quello di un dente naturale.
Dopo la limatura, il dente verrà coperto con una sostanza cementante, che permetterà la completa adesione tra la lamina e il dente sottostante. A questo punto verrà applicata lamina per un risultato che durerà alcuni anni.
La ceramica di cui si compone la lamina è di colore bianco-traslucido e non lascia passare il colore reale dei denti sottostanti ottenendo così un risultato molto bello da vedere.
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