Osteopatia e fisioterapia vengono spesso confuse: facciamo chiarezza.
Quella dell’osteopata e del fisioterapista sono due figure professionali ben distinte, ed è importante fare chiarezza sulle differenze prima di scegliere a chi rivolgersi per il trattamento di diverse problematiche.
In questo articolo andiamo a scoprire insieme alla nostra osteopata, dott.ssa Valentina Ferrari, quali sono le differenze tra osteopatia e fisioterapia e i diversi ambiti di applicazione.
Le differenze nell’approccio.
Il Fisioterapista è un operatore sanitario abilitato a svolgere interventi di riabilitazione e cura delle aree deputate alla motricità, delle funzioni viscerali e corticali superiori.
Si occupa nello specifico del recupero del paziente in seguito a eventi di natura patologica, acquisita (come traumi, interventi chirurgici) o congenita.
L’Osteopata si avvale di un approccio più globale e causale e quindi non sintomatico (tranne particolari casi).
Dunque mira alla ricerca e alla risoluzione della causa della sintomatologia che, spesso, ha la sua origine lontano dalla zona dolorosa.
Un’ulteriore differenza si trova nell’utilizzo di macchinari: mentre il fisioterapista utilizza a volte macchinari e tecnologie come la Tecar, il laser o gli ultrasuoni , l’osteopata utilizza solo la manipolazione, per innescare i processi di auto-guarigione di cui è naturalmente dotato l’organismo.
La riabilitazione da traumi e interventi chirurgici: il lavoro del fisioterapista
Il fisioterapista interviene autonomamente o insieme ad altri professionisti, come ad esempio ortopedici, fisiatri ed osteopati, per sviluppare un programma di recupero.
Si occupa della riabilitazione e della cura dei pazienti in seguito a traumi, interventi chirurgici o patologie congenite o acquisite.
Tipicamente il fisioterapista interviene nell’ambito sportivo e nell’assistenza domiciliare, per favorire il recupero dei pazienti allettati.
Può ricorrere a terapie con macchinari, oltre che a terapie occupazionali (ergoterapia) e manuali.
La formazione del fisioterapista prevede un corso di studi di durata triennale, equiparabile ad una laurea breve, erogato soltanto dalle strutture universitarie.
L’approccio globale dell’osteopata per affrontare le disfunzioni posturali che causano cervicalgie, lombalgie, cefalee etc.
L’osteopata non si limita al trattamento dell’area interessata dalla sintomatologia, ma prende in considerazione il corpo umano nella sua globalità, valutando ogni singolo elemento e ripristinando i naturali processi di auto-guarigione mediante tecniche manuali.
Proprio grazie a questo approccio globale alle problematiche del corpo umano, l’osteopata è in grado di intervenire con efficacia in diversi ambiti, tra cui quello posturale, sportivo, pediatrico, ostetrico/ginecologico, muscolo-scheletrico ed odontoiatrico.
Il trattamento osteopatico, ad esempio, è particolarmente efficace nella prevenzione e nella risoluzione delle problematiche posturali comuni di cui soffre buona parte della popolazione, tra cui cervicalgie, lombalgie, dorsalgie, scoliosi.
L’intervento dell’osteopata può essere risolutivo anche nel caso di cefalee e vertigini.
Anche l’osteopata interviene con l’assistenza domiciliare, tesa ad alleviare le problematiche che colpiscono pazienti allettati con mobilità compromessa.
L’ osteopatia è riconosciuta professione sanitaria dalla legge 3/2018 (Legge Lorenzin), in attesa di decreti attuativi.
Attualmente il diploma in osteopatia si ottiene frequentando un corso di 5 anni erogato esclusivamente dai centri di formazione abilitati che hanno sottoscritto partnership con atenei esteri situati in Paesi nei quali l’osteopatia è regolamentata.
Se vuoi avere maggiori informazioni o prenotare una visita con la nostra Osteopata, chiamaci al numero 022481146 o contattaci tramite il modulo.
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