Problemi di digestione e reflusso gastro-esofageo? L’Osteopatia viene aiuto.
Quando si pensa all’Osteopatia, spesso la si associa al trattamento delle problematiche posturali, o dei dolori cervicali. Non tutti sanno però che l’Osteopata può intervenire efficacemente anche nel trattamento dei disturbi della digestione, tra cui il reflusso gastro-esofageo: un disturbo molto comune di cui soffrono circa 4 milioni di italiani.
Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i trattamenti osteopatici per prevenire e curare questo disturbo, insieme alla Osteopata del Poliambulatorio Ferrario, Valentina Ferrari.
Che cos’è il reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo (GERD) si manifesta con la risalita del contenuto dello stomaco verso l’esofago, che crea un’irritazione dello stesso.
Il cibo che ingeriamo, infatti, scende nello stomaco passando dall’esofago, attraverso lo sfintere esofageo inferiore o cardias: una valvola che si apre e si chiude per permettere il passaggio di liquidi e solidi e impedire che il contenuto dello stomaco risalga verso l’esofago.

In presenza di un’alterazione anatomica o di un malfunzionamento di questa valvola, il cibo tende a risalire lungo l’esofago. Il contenuto dello stomaco è ricco di succhi gastrici altamente acidi, che irritano l’esofago dando origine ad una serie di disturbi.
Quali sono i sintomi tipici del reflusso gastroesofageo?
I sintomi del reflusso gastro-esofageo sono principalmente:
- il “brucior di stomaco”, ovvero la pirosi, eventualmente con dolori alla bocca dello stomaco e sternali
- rigurgito acido (percezione di amaro o acido in bocca)
Questi sintomi sono accompagnati spesso da:
- alito cattivo
- singhiozzo
- tosse ricorrente
- eruttazioni
- nausea
- crisi di broncospasmo
- cefalee.
Il reflusso nel tempo può anche provocare danni ai denti e alla mucosa orale.
I sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata, oppure in modo intermittente. Ad esempio, il reflusso può verificarsi al risveglio, dopo i pasti e durante la notte (tipicamente da mezzanotte alle 3 di mattina) o in posizione sdraiata e mentre ci si piega in avanti (es. mentre si allacciano le scarpe).
In caso della presenza di questi sintomi per periodi prolungati o ricorrenti, è opportuno rivolgersi al medico di base, che eventualmente indirizzerà il paziente da uno specialista gastroenterologo per una diagnosi accurata e una terapia specifica.

Fumo, alcol, farmaci possono peggiorare i sintomi del reflusso gastroesofageo
Come si cura il reflusso gastroesofageo?
La terapia iniziale per il reflusso gastroesofageo si basa su:
- la corretta alimentazione e stile di vita, per ridurre il peso corporeo, evitando gli alimenti che potrebbero peggiorare l’acidità (ad esempio: cioccolata, menta, caffè, alcolici, pomodoro, agrumi).
- evitare il fumo e l’alcol
- evitare di coricarsi subito dopo i pasti e consumare pasti leggeri, soprattutto alla sera.
Per migliori risultati a questi accorgimenti è indicato associare fin dall’inizio della terapia, se il malfunzionamento del cardias è di natura meccanica, il trattamento osteopatico.
Il trattamento osteopatico del reflusso gastroesofageo.
Affinchè il cardias mantenga un buon tono è importante che ci sia:
- un equilibrio tra la pressione della cavità toracica e quella addominale
- un buon scorrimento longitudinale dell’esofago
- una buona elasticità del diaframma
- un buon rapporto tra cifosi toracica e tensioni anteriori toraciche
Alcuni fattori biomeccanici, come la forza dei muscoli della schiena e l’ampiezza delle curve sagittali (lordosi e cifosi) sono correlati al reflusso gastroesofageo.
L’osteopata interviene tramite la manipolazione viscerale per alleviare le tensioni a livello del cardias e per riequilibrare i diaframmi corporei e in particolare quello addominale.
Stabilisce il ripristino delle influenze a livello neurovegetativo, tramite i segmenti vertebrali che innervano le strutture esofagee e gastriche.
Le manipolazioni potrebbero dover essere effettuate, in base all’approccio olistico dell’osteopatia, anche su strutture non strettamente connesse con le sedi del problema, ma che nell’omeostasi globale del paziente risultino da riequilibrare.
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L’Osteopata del Poliambulatorio Ferrario di Sesto San Giovanni
Valentina Ferrari si è Diplomata in Osteopatia D.O. Istituto Superiore di Osteopatia (ISO) Milano nel 2016. Iscritta al Registro Osteopati d’Italia.
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